Democrazia e cocci di vetro

"La libertà non si conquista mai una volta per sempre"

LETTERA AL DIRETTORE DI LA STAMPA, LA REPUBBLICA – 07/06/2017

del Consiglio direttivo di OSSERVATORIO21

Egregio Direttore,

siamo un gruppo di cittadini associati tra loro sotto il nome di “Osservatorio21” per occuparsi dei rischi che oggi corre la democrazia.
Ed è sotto questo profilo che vorremmo tornare sui fatti di Piazza San Carlo, a Torino, di Sabato scorso.

Democrazia significa che chi ricopre cariche istituzionali o incarichi pubblici debba rispondere del proprio operato di fronte ai cittadini, che attraverso il voto sono chiamati periodicamente ad esprimere il loro giudizio. Si chiama responsabilità politica. In Italia, purtroppo, tale principio è assai poco condiviso nella cultura e nei costumi civili. Eppure, nel gennaio 1987, a Torino, la cattiva gestione di una nevicata bastò a provocare le immediate dimissioni dell’Assessore competente, Gian Antonio Romanini, accolte rapidamente dall’allora Sindaco Giorgio Cardetti.
Oggi, nella democrazia “dell’alternanza”, di fronte a 1.500 feriti, nessuno pensa lontanamente di dare le dimissioni e pochi paiono chiederle. Le autorità civili e di Pubblica Sicurezza “balbettano” scuse, affermando, dopo due anni di terrorismo islamico in Europa, che hanno agito “come nelle volte precedenti”, il che non è neanche del tutto vero, viste le differenze di gestione con la manifestazione di finale Champions tenutasi in Piazza San Carlo nel 2015.
Qui ci fermiamo, di fronte  ad un misto micidiale di mancanza di un minimo di  competenza e di senso di responsabilità, che coprono in realtà, a nostro avviso, una concezione arrogante, e quindi irresponsabile,  del potere.”

OSSERVATORIO21

(Firmato da: Luciano Lenotti, Attilio Cardellino, Giuseppe Iorio, Gian Luigi Aroasio, Paola Barbero, Aldo Ravaioli, Fabrizio Pace, Vincenzo Portaluri, Stefania Albis, Benvenuto Chiesa, Patrizia Zeppegno, Massimo Potì)